Confconsumatori Toscana, il punto sulla class action
Oggi 22/01/2008 pubblichiamo un'intervista sul tema della class action rilasciata dall'Avv. Marco Festelli a Vanni Santoni e pubblicata su www.prontoconsumatore.it
L’avvocato Marco Festelli, presidente di Confconsumatori Toscana, è il quarto protagonista della nostra serie di interviste sulla class action. L’azione collettiva, misura introdotta dal presente governo, si presenta come una delle principali conquiste consumeristiche degli ultimi anni. Anche Confconsumatori Toscana, nella persona del suo presidente di Consumatori Toscana, risponde alle nostre domande sulla class action, l’azione collettiva che si presenta come una importantissima conquiste dei cittadini consumatori.
D: Avvocato Festelli, una breve introduzione alla legge sull'azione collettiva...
D: Può spiegare approfonditamente l’iter di un’azione collettiva?
D: Qual è l'impegno di Confconsumatori riguardo la class action?
D: Quali potranno essere i primi e più importanti campi di applicazione della legge in Italia?
D: Una valutazione negativa, quindi?
D: Quale il ruolo delle associazioni nell’applicazione dell’azione collettiva?
D: Crede quindi che servirebbero maggiori incentivi economici? Vanni Santoni, www.prontoconsumatore.it
Convegno 9.10.2006 - Firenze
IL CODICE DEL CONSUMO 1/3 Introduzione (Avv. Marco Festelli*)
Con il decreto legislativo 6 settembre 2005 n. 206 il Governo, in attuazione della delega conferita dal Parlamento con legge 29 luglio 2003 n. 229, approvava il Testo Unico di riordino della materia consumerista.Per la prima volta nel nostro paese il "consumerismo" ha assunto il simnbolico ma significativo rango di branca del diritto autonoma anche dal diritto privato.
Con il codice del consumo vengono riunite in un unico corpus una serie di disposizioni legislative piuttosto eterogenee tra di loro ma che riguardano la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori ovvero "la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta". Il nuovo testo unico partendo della legge 281/1998 (che per la prima volta ha definito univocamente i diritti fondamentali dei consumatori e degli utenti) raccoglie norme civilistiche che vanno dai contratti a distanza o fuori dai locali commerciali (d.lvo 185/99, legge 50/92) alle clausole vessatorie (legge 52/96), alle garanzie post vendita (decreto leg.vo 24/2002), ai contratti di viaggio (decreto leg.vo 111/95), sino alle norme pubblicistiche contenute nella legge 281/1998 (vedasi ad esempio l'educazione del consumatore ovvero la composizione e le competenze del Consiglio Nazionale dei consumatori utenti) ovvero contenute in disposizioni riguardanti la pubblicità e le comunicazioni commerciali (d.lgs 74/2000, d.lgs 67/2000) e la sicurezza dei prodotti (vedasi d.lgs 115/1995 ed altri), arrivando a comprendere norme processuali come le azioni inibitorie (ex articolo 1469 bis e seguenti del codice civile e art. 3 della legge 281/98) per sino alla responsabilità extracontrattuale (vedasi i danni da prodotti difettosi ed il DPR 224/1998). Il codice emanato nel rispetto dei principi costituzionali ed in attuazione ai trattati comunitari, con particolare riferimento all'articolo 153 del Trattato istitutivo della comunità europea, persegue la finalità di riordino e riassetto fissata dalla legge delega. Grazie all'articolo 1 del codice acquista consistenza giuridica la salvaguardia del consumatore e dell'utente. Tale finalità, grazie al sistematico riassetto di una vasta legislazione, è divenuta parte integrante di tutta la normativa che disciplina l'attività economica privata e pubblica. Il codice è strutturato in modo che ne risulti disciplinato l'intero atto di consumo, nel suo processo economico e giuridico. L'intero processo di acquisto di beni e di fruizione di servizi (sia pubblici che privati) trova la corrispondente normativa nel codice che non comprende solo la fase centrale, che è quella del contratto, ma si estende a tutta quella ad esso antecedente e conseguente (comprese le "patologie" dei contratti con i consumatori).La normativa che costituisce oggetto del Codice è di competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, 2° comma, lettera L della Costituzione (che riserva allo Stato la competenza circa l'ordinamento civile e penale). Per finire è bene evidenziare come il nuovo "strumento" miri palesemente ad armonizzare la legislazione italiana con quella comunitaria, stante l'espresso richiamo fatto all'articolo 1 del decreto legislativo, secondo i principi ispiratori dettati dall'articolo 153 del trattato ispirativo. Il Codice costituisce indubbiamente un successo "politico" dei consumatori e del "consumerismo", nonchè un riconoscimento fondamentale della preminenza della salvaguardia del consumatore rispetto ad altri valori e precetti. Ciononostante costituisce indubbiamente, secondo molti addetti ai lavori, un'occasione mancata. L'assenza della figura del risparmiatore (quale specie di consumatore) e del risparmio costituisce una colpevole dimenticanza del legislatore ed una iniqua disparità di trattamento che differenzia, senza logica, il consumatore che contratta con una qualunque impresa ed il consumatore (risparmiatore) che accede al credito od ai servizi di imprese bancarie. Anzichè pensare ad un nuovo Testo unico dell'intermediazione finanziaria sarebbe stato indubbiamente positivo e conforme ai principi comunitari l'inserimento della disciplina contrattuale e precontrattuale contenuta attualmente nel T.U.I.F., all'interno dell'emanato Codice, per poterla improntare all'esigenza preminente di salvaguardia dei diritti del contraente debole. La Confconsumatori, che ha seguito con attenzione tutta la fase "ministeriale" di approvazione del decreto delegato (non mancando di far pervenire all'istituita commissione tecnica suggerimenti e critiche) ha con entusiasmo l'invito dei professori Italia e Catelani a contribuire alla redazione del commento "a prima lettura" edito da Giuffrè nell'ambito della collane le nuove leggi amministrative. Per questo motivo diversi esperti che collaborano, a livello nazionale, con la Confconsumatori hanno prestato la loro esperienza per fornire ai consumatori ed agli addetti ai lavori uno strumento in grado di facilitare la lettura del complesso normativo raccolto nel codice del consumo. *Presidente regionale della Confconsumatori in Toscana, componente del CRCU della Regione Toscana, Avvocato del foro di Grosseto.
Convegno 9.10.2006 - Firenze
IL CODICE DEL CONSUMO 2/3 9 ottobre 2006: Confconsumatori a confronto sul codice del consumo
Il 9 ottobre 2006 alle ore 15,00 si è tenuto in Firenze, presso l'auditorium del consiglio regionale, con il patrocinio della Regione Toscana e del CRCU della Regione, un convegno organizzato dalla Confconsumatori Toscana dal titolo "IL CODICE DEL CONSUMO, uno strumento per i cittadini e gli addetti ai lavori".
La manifestazione si è aperta con il saluto dell'Assessore regionale alle politiche per i consumatori, Anna Rita Bramerini, proseguendo con l'introduzione dell'Avv. Marco Festelli (presidente regionale) ed ha visto le relazioni, coordinate dalla Prof. Laura Sturlese (Vice presidente nazionale), del Prof. Vittorio Italia, del Prof. Alessandro Catelani, della Prof.sa Anna Carla Nazzarro, dell'Avv. Francesco Lepri (consulente Confconsumatori). Durante i lavori è emerso l'innegabile dato scientifico della sostanziale modifica dell'ordinamento civile a seguito delle varie norme in materia dei consumatori. Ordinamento che aveva sino a qualche anno fa il codice civile come baricentro e che a seguito delle recenti normative trova, per il consumo, un punto di riferimento organico nel codice del consumo. L'Avv. Marco Festelli ha sottolineato come il codice sia un punto di partenza e non un punto d'arrivo per i consumatori, poichè il legislatore doveva e deve comprendere all'interno del codice anche le norme a tutela del risparmiatore, ispirandole così al principio di tutela e salvaguardia del contraente debole. Tuttavia, sempre secondo Festelli, il codice rappresenta un riconoscimento giuridico e scientifico importante poichè assurge il consumerismo a rango di branca del diritto, autonoma anche dal diritto privato. Inoltre con il codice il legislatore ha sancito definitivamente quale valore imprescindibile e intangibile quello della salvaguardia dei diritti e degli interessi dei consumatori ed utenti. Per il Prof. Catelani il testo unico di riordino della materia trae la sua ispirazione dalla normativa comunitaria, tant'è che all'articolo 1 il legislatore ha fatto espresso richiamo ai precetti contenuti nell'articolo 153 del trattato istitutivo dell'unione europea. Per finire il Prof. Vittorio Italia ha rilevato l'assoluta importanza delle associazioni di consumatori che, con la loro indispensabile azione giudiziaria e non, devono dare corpo e vita al testo unico di riordino della materia. Alla manifestazione hanno partecipato anche diversi studenti dell'Istituto tecnico commerciale Salvemini di Firenze, unitamente al preside Prof. Anna Maria Barbi Bellizzi. L'incontro è stata anche l'occasione per sottolineare che molti collaboratori e consulenti della Confconsumatori hanno contribuito alla stesura del commento a prima lettura al codice del consumo, edito da Giuffrè, con la direzione del Prof. Vittorio Italia. Questo costituisce un indubbio riconoscimento non solo all'associazione ed ai suoi validi collaboratori ma rafforza l'affermazione del diritto consumerista come parte a se stante del diritto.
Convegno 9.10.2006 - Firenze
IL CODICE DEL CONSUMO
3/3 Intervento Avv. Francesco Lepri
Intervento Avv. Francesco Lepri [.doc]
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