Sentenza della Corte Costituzionale 113/2015. La consulta boccia gli autovelox


Con l'eclatante sentenza 113/2015 la Consulta ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 45 codice della strada nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate per l'accertamento delle violazioni dei limiti velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.
Secondo la Corte Costituzionale la normativa regolamentare che imponeva un obbligo di verifica periodica per le apparecchiature automatiche, come gli autovelox, è del tutto irrilevante in quanto il diritto "vivente" punitivo per gli automobilisti e cittadini esentava tutte le amministrazioni dalle tarature e verifiche periodiche.
Pertanto da domani tutti gli apparati di rilevazione della velocità autovelox fissi o mobili, telelaser, tutor ed altri per poter validamente essere utilizzati contro gli automobilisti e far irrogare le pesanti pene per l'eccesso di velocità devono avere una taratura periodica con verifica della loro funzionalità da parte del costruttore della macchina. Confconsumatori confida che la sentenza della Corte che tocca le tasche di molti enti, soprattutto quelli locali, non venga nuovamente aggirata con una leggina ad hoc.
Confconsumatori auspica inoltre che da domani si cessi l'utilizzo, da parte di tutte le forze di polizia, degli apparati non regolari e soprattutto si dismettano da parte dei Comuni le odiose postazioni fisse che anziché preservare la vita degli automobilisti servono, senza alcun controllo, della loro attendibilità, esclusivamente a rimpinguare le casse.
Coloro che da domani vengono sanzionati potranno giustamente ricorrere. Per ulteriori informazioni gli automobilisti possono rivolgersi alle sedi toscane dell'associazione consultando il sito www.confconsumatoritoscana.it
 
 


ZTL: il Giudice annulla 15 sanzioni della Polizia Municipale


Pistoia, 14 giugno 2011 - Con soddisfazione, la Confconsuamtori di Pistoia comunica un ulteriore e interessante successo. Il caso affrontato e risolto dai nostri legali dinanzi al Giudice di Pace di Pistoia ha riguardato un nostro associato che, tra la fine dell'anno 2010 ed i primi mesi dell'anno 2011, si era visto recapitare ben 15 contravvenzioni per violazione dell'art. 7 del Nuovo Codice della Strada - ovvero per il transito in corsia "senza autorizzazione" - tutte elevate in riferimento al passaggio nel medesimo tratto stradale di Corso Gramsci con direttrice di marcia ovest-est tra via Volta del Pesce e via Della Madonna. A seguito di ciò, il cittadino pistoiese ripetutamente sanzionato, tramite i legali dell'associazione Daniele Nicolin e Barbara Valdiserra, presentava ricorso al Giudice di Pace di Pistoia chiedendo l'annullamento dei verbali in questione. Il Giudice Dott.ssa Bagnoli, riconoscendo che il ricorrente è soggetto munito di autorizzazione temporanea per transito in ZTL rilasciata dalla Polizia Municipale di Pistoia (con la sola esclusione e limitazione per l'area pedonale ed il comparto Sala) e che comunque la cartellonistica apposta al varco di Corso Gramsci non contiene chiare e visibili indicazioni circa quelli che sono i soggetti autorizzati al transito e quelli per i quali invece vi è divieto, annullava nel merito tutti i verbali impugnati. Peraltro, anche per un altro nostro associato (al quale sono state notificate 64 multe per il transito nel suddetto tratto stradale!) siamo in attesa del provvedimento del Giudice di Pace di Pistoia, Dott.ssa Guazzelli, che però per casi del tutto identici si è pronunciata accogliendo i ricorsi presentati. "Si tratta di pronunce emblematiche - come afferma il legale dell'Associazione Avv. Barbara Valdiserra - posto che il Giudice di Pace di Pistoia, "ribaltando" il precedente orientamento in tema di violazioni al codice della strada riguardanti le ZTL, ha riconosciuto la buona fede dei cittadini pistoiesi i quali si sono trovati ad essere ingiustamente, ripetutamente e pesantemente sanzionati".
La Confconsumatori può essere contattata al numero 327.2050722 o via mail all'indirizzo, confconsumatoript@libero.it,
 
 


La Confconsumatori di Pistoia ottiene l'annullamento di due multe per eccesso di velocità


Pistoia, 12 marzo 2010 - Ancora una vittoria della Confconsumatori sul fronte delle violazioni al codice della strada. Questo ultimo successo, però, sarà destinato a costituire un utile precedente per i molti automobilisti alle prese con gli autovelox. In particolari per quei casi che, come questo, riguardano i cartelli che segnalano la presenza del rilevatore fisso di velocità e la loro distanza rispetto all'autovelox fisso.
Un impiegato residente a Monsummano Terme era stato multato per ben due volte nel Comune di Cerreto Guidi sulla via che conduce alla località Le Botteghe per eccesso di velocità. Rivoltosi alla Confconsumatori e assistito dai legali dell'associazione, M.A. ha presentato ricorso sostenendo che i cartelli che segnalavano l'autovelox e ne annunciavano la presenza, non fossero alla giusta distanza, trovandosi, infatti, poco meno di 70 metri prima del dispositivo di controllo della velocità.
Tutto ciò costituiva, secondo la Confconsumatori, una palese violazione delle recenti circolari del Ministero dei Trasporti che prescrivono una distanza minima, nelle strade extraurbane, di almeno 150 metri e contro una nota sentenza della Cassazione addirittura fissava la distanza dei cartelli a 400 metri prima dell'autovelox.
L'errata apposizione dei cartelli era stata confermata anche dal fatto che, dopo il nostro ricorso e prima dell'udienza, il Comune aveva spostato i cartelli allontanandoli e portandoli dai 70 metri iniziali a oltre 150 metri prima del dispositivo fisso. Un tentativo di far confermare la validità delle multe che, però, non è riuscito al Comune in quanto l'automobilista si era preparato ed aveva fotografato in entrambe le occasioni i cartelli, riuscendo così a dimostrare al Giudice l'errata distanza dei cartelli ed il loro successivo spostamento. Una tesi pienamente accolta dal Giudice di Pace di Empoli che ha annullato i due verbali.
La Confconsumatori di Pistoia può essere contattata per assistenza e per segnalare abusi al numero 327.2050722 o via mail all'indirizzo, confconsumatoript@libero.it.
 
 


Multe e viabilità nelle città nella Regione dell’Emilia - Romagna


Bologna, 13 maggio 2009 - Si è svolta oggi a Bologna, presso la sede della Confconsumatori, una conferenza stampa per illustrare la posizione dell’Associazione in ordine alle problematiche dei parcheggi, T-RED e PHOTORED, semafori gialli ecc, e sulle irregolarità delle notifiche delle contravvenzioni a mezzo della posta. Sono intervenuti alla conferenza Secondo Malaguti, responsabile Confconsumatori dell’Emilia Romagna e membro del gruppo dirigenti dell’Associazione, e l’avv. Riccardo Maccaferri, responsabile dell’Ufficio Studi di Confconsumatori dell’Emilia Romagna in materia di sanzioni amministrative al Codice della strada. Non solo sono state illustrate le motivazioni sociali, nonché giuridiche su cui si fonda l’impegno dell’Associazione, riguardo alla soluzione delle problematiche d’ordine logistico nelle nostre città, ma è stato spiegato anche l’ultimo orientamento dei Tribunali in Italia, in merito alla notifica di contravvenzioni da parte dei comandi di polizia municipale tramite società private. Infatti, con sentenza n. 7/2009 del 12/01/2009, con riferimento alla notifica di una contravvenzione eseguita dalla Maggioli S.p.a., a mezzo dell’Ufficio Postale di Rimini, per conto di un Comune della Provincia di Ferrara, e recapitata nella provincia di Ferrara, il Giudice di Pace di Ferrara ha dichiarato la notifica inesistente, - da quanto riferisce anche l’avv. Riccardo Maccaferri -, in quanto la società privata non era stata autorizzata a questo compito da una specifica disposizione normativa, posto che non aveva potere di pubblico ufficiale, potere che può essere attribuito solo per legge. Resta inteso, da quanto riferisce il responsabile regionale, Secondo Malaguti, che la posizione dell’Associazione, non è quella di trovare soluzioni ad eventuali violazioni del Codice della Strada, bensì garantire il rispetto dei diritti dei consumatori, e, se possibile, fornire utili soluzioni a problematiche d’ordine sociale.

Ecco il testo della sentenza  [.pdf]
Leggi anche:
1) Sono inesistenti o nulle le multe notificate fuori dalla sede locale della polizia municipale ovvero inesistenti o nulle se non sottoscritte le relazioni di notifica? (avv. Riccardo Maccaferri)  [.doc]
2) Le proposte della Confconsumatori sui problemi della mobilità nelle città Capoluogo di Provincia e di Distretto della regione Emilia Romagna (Confconsumatori Emilia Romagna)  [.doc]
3) Note per la conferenza stampa di Bologna, 13 maggio 2009 (Confconsumatori Emilia Romagna)  [.doc]
 
 



Come ogni agosto promesse stangate agli automobilisti, speriamo che dietro non vi sia l'ICI


Firenze, 21.8.2008 - Come ogni anno, al di là di chi governi, in estate arrivano mazzate per gli automobilisti. Per risolvere il problema della sicurezza stradale il Governo annuncia inasprimento delle sanzioni penali ed economiche in danno dei contravventori. Senonchè, come è dimostrato, le sanzioni non riducono i morti e gli incidenti (se non parzialmente), quindi la repressione, per la verità solo edittale, è indubbiamente poco efficace. Inoltre visto il momento storico in cui arriva la proposta sorge il dubbio che le paventate sanzioni abbiano invece l'obiettivo subdolo di consentire ai comuni di ripianare parzialmente il gettito dell'abominevole ICI sulla prima casa, finalmente abolita. La Confconsumatori ritiene che prima di essere severo con i cittadini lo Stato dovrebbe essere severo con sè stesso, fornendo autostrade e strade degne del XXI° secolo, visto che il sistema autostradale italiano risale totalmente al XX° secolo. In secondo luogo appare troppo facile reprimere facendo pagare le multe con i benedetti (per le casse degli enti locali) autovelox e similari, mentre è più difficile prevenire facendo presidiare le strade da quell'esercito di polizie locali che dovrebbe integrare le forze dell'ordine statale. Allora perché non utilizzare tutti i soggetti abilitati a sanzionare per prevenire gli incidenti attraverso la loro presenza ed il loro controllo, non attraverso macchinette, delle strade nazionali e locali sia di giorno che di notte (perché la legge consente alle polizie locali di chiudere nelle ore notturne).
Confconsumatori Toscana rilancia e chiede fortemente che tutte le somme riscosse per sanzioni al codice della strada, sia dallo Stato ma soprattutto dagli enti locali, vengano tutte vincolate obbligatoriamente ad opere di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria. Per quanto concerne invece le sanzioni sulle strade nazionali pare giusto che queste non dovrebbero essere incassate dagli enti locali ma che entrino totalmente nelle casse statali al di là del corpo di polizia che ha effettuato l'accertamento. Pare evidente che i limiti di velocità debbano essere credibili e soprattutto va evitato il costume, da parte dei proprietari stradali, di diminuire i limiti massimi previsti dal codice della strada senza oggettivi e trasparenti motivi, talvolta con cartellonistica schizzofrenica. Soltanto così lo Stato potrebbe essere credibile nella previsione di pesanti conseguenze economiche e penali. Ben vengano tavoli sulla sicurezza stradale a livello nazionale e locale, ove i rappresentanti dei consumatori possano realmente incidere, per programmare una corretta educazione stradale ma occorre innanzitutto un massiccio intervento infrastrutturale nazionale e locale sulle nostre strade ormai incapaci di sostenere la mole ordinaria del traffico veicolare.
Il presidente regionale



Riconosciuto obbligo di segnalazione semaforica


Parma, 23 gennaio 2008 - Costituisce un importante precedente giurisprudenziale la sentenza del Giudice di Pace di Parma, che ha accolto il ricorso di un associato Confconsumatori contro una multa per mancato rispetto del segnale semaforico di arresto, rilevato automaticamente dall'apparecchiatura a posto fisso in un Comune del parmense.
Il Giudice ha riconosciuto valide le ragioni dell'automobilista, dal momento che l'intersezione stradale mancava di regolare segnalazione; infatti, il recentissimo Decreto Legge 3 agosto 2007 del Ministero dell'Interno, recante modifiche al Codice della Strada, specifica chiaramente che qualsiasi rilevatore fotografico deve essere preventivamente segnalato da cartelli ben visibili o di dispositivi di segnalazione luminosi.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Confconsumatori Parma - tel. 0521.230134-233583 - fax. 0521.285217 - parma@confconsumatori.it



S.R. 439 Sarzanese e decreto prefettizio 453/2002


Grosseto, 27/7/2007 - In relazione all'articolo apparso oggi sul quotidiano Il Tirreno circa la manuale correzione del decreto prefettizio 453/2000 emesso a norma del comma 2, dell'articolo del D.L. 121/2002 abbiamo rilevato che sul sito internet della prefettura di Grosseto appare ancora oggi il decreto originale con l'indicazione che la rilevazione a mezzo autovelox è ammissibile dal km. 0 al km. 35+100. Nessuna modifica è stata mai pubblicizzata dalla Prefettura di Grosseto. Tra l'altro la Confconsumatori sta seguendo alcune controversie dinanzi al Giudice di Pace di Massa Marittima che contestano sanzioni della polizia provinciale proprio perché il tratto di Schiantapetto non rientra tra quelli previsti nel decreto prefettizio.
Oggi tramite le indagini giornalistiche abbiamo appreso di una correzione manuale apportata al decreto nell'agosto 2003. Ad ogni buon conto la Confconsumatori ritiene che la correzione non abbia alcun effetto giuridico in quanto presupposto necessario oltre al decreto prefettizio è l'adeguata informazione all'automobilista a mente del comma 1 dell'articolo 4 d.l. 121/2002. Difatti la Cassazione ha recentemente ribadito con la sentenza 12833/2007 che l'uso di autovelox deve essere adeguatamente pubblicizzato. Dunque è evidente che laddove vi fosse stata correzione materiale dell'originario decreto per consentire alla polizia provinciale di fare le multe in quel tratto di strada la modifica sarebbe comunque irrilevante perché mai portata a conoscenza degli automobilisti, tant'è che ancora oggi la Prefettura pubblicizza, sul proprio sito, una diversa versione del decreto.
Confconsumatori chiede pubblicamente due cose al Prefetto:
1) di annullare tutte le sanzioni fatte dalla Polizia Provinciale sulla Sarzanese oltre la kilometrica 35+100;
2) di sospendere e revocare il proprio decreto 453/2002 per emanarne altro che tenga conto delle direttive ministeriali e soprattutto delle strade in cui non è possibile la contestazione immediata della sanzione (poiché su grosse arterie come nuova senese, aurelia a sud e a nord è possibilissimo anzi è opportuna la presenza fisica delle varire polizie provinciali e municipali).
Il presidente, Marco Festelli





Autovelox: il Tar Lazio sospende il decreto del prefetto di Latina. Effetti a Grosseto


Grosseto, 27/7/2007 - E' di questi giorni la notizia che il TAR Lazio ha sospeso il decreto del prefetto di Latina che autorizzava l'utilizzo indiscriminato di autovelox su grandi tratti di strada. Infatti l'autorizzazione prefettizia all'uso di autovelox senza la necessaria immediata contestazione deroga al principio generale che impone agli organi di polizia stradale di fermare l'automobilista per contestare l'illecito. Dunque la deroga deve essere consentita dal Prefetto soltanto (art. 4 d.l. 121/2002) in quelle strade o quei tratti di strada ove non è possibile la contestazione immediata e non soltanto perché le forze di polizia non vogliono procedere. E' quindi necessario che il decreto prefettizio motivi espressamente le ragioni della non possibilità della contestazione senza richiamare richieste o pareri delle forze di polizia.
Invitiamo pertanto il Prefetto di Grosseto a voler sospendere il precedente decreto 453/2002 in quanto totalmente immotivato ed illogico in quanto prevede, contro lo spirito della norma, la possibilità per i comuni di sanzione con autovelox indiscriminatamente per tratti di strada di decine e decine di kilometri. Contestualmente invitiamo il Prefetto a voler provvedere alla verifica tecnica delle strade anche consultando le associazioni rappresentative degli utenti della strada e non soltanto le forze di polizia. Nel frattempo Confconsumatori auspica che in tutte le cause pendenti dinanzi ai Giudici di Pace i Giudici valutino di volta in volta la legittimità del decreto prefettizio disapplicandolo per quei tratti di strada in cui, al di là del disposto prefettizio, è possibilissimo fermare gli automobilisti. Confidiamo che sull'argomento si possa dire finalmente una parola conclusiva avviando, come da anni richiesto, un tavolo di confronto in modo da determinare i tratti realmente pericolosi di strada e dove veramente non è possibile fermare l'automobilista.
Il presidente, Marco Festelli





Autovelox e limiti di velocita': gli attacchi subiti dalla Confconsumatori


La Confconsumatori è stata oggetto di ingiustificati e pesanti attacchi da parte di amministratori pubblici ed altri da quando ha dato voce alle legittime istanze di centinaia di cittadini che si ritengono (a torto od a ragione) ingiustamente penalizzati da limiti di velocità ed autovelox.

Aggettivi come "cortocircuito", "difensori della guida pericolosa", "polemiche oziose", commenti tendenziosi come "dietro ai ricorsi ci sono altre cause" oppure "schieramenti costituiti solo per non pagare le multe mi indignano profondamente", sono sinceramente ingiustificati, a fronte di una richiesta di dialogo ragionevole; soprattutto se rivolti ad un'organizzazione ed a volontari che fanno del rispetto dei diritti dei consumatori ed utenti la loro missione, svolta secondo le prerogative che la legge speciale 281/98 prevede.

Confconsumatori si è rivolta alla Provincia, in particolare al suo Presidente, per rivedere i limiti sulla SP 158 muovendo anche pacate critiche a tutte quelle amministrazioni (di ogni colore politico) che utilizzano l'autovelox senza la presenza fisica degli agenti, ricevendo dagli amministratori provinciali solo risposte così secche e proterve.

Confconsumatori è dell'avviso che gli autovelox, utilizzati di tanto in tanto senza la presenza fisica degli agenti di Polizia che fermino immediatamente il trasgressore, siano proprio come alcune medicine inutili che fanno bene solo ai farmacisti, ovvero fanno bene solo ai bilanci degli enti locali.
L'associazione ha, con pacatezza, chiesto di verificare i limiti sulla SP 158 ricevendo risposte contraddittorie; un amministratore, snocciolando i dati sulle migliaia di multe, ha involontariamente confermato l'inadeguatezza del limite di 50 km /h. Infatti ha asserito che nessuna multa è stata elevata, evidentemente per volontà della provincia, al di sotto dei 64 km/h. Allora perché non adeguare il limite a 70 assecondando la legittima istanza di moltissimi cittadini?

Certo è che per la Provincia l'autovelox è tabù, anzi un nervo scoperto che, se toccato, genera reazioni scomposte ed incontrollate.
Tanto per chiarire a cosa servono i ricorsi, i nostri amministratori dovrebbero ricordare che una decina di anni fa il limite di velocità sull'allora neo superstrada Grosseto-Follonica-Rosignano era inopinatamente fissato in soli 90 km/h. Furono le reiterate decisioni dell'allora Pretore di Grosseto a convincere l'Anas all'innalzamento alla misura legale cioè di 110 km/h. Questo è solo un esempio di come questi provvedimenti riduttivi non sempre sono così adeguatamente motivati e giusti ed è nostro dovere combattere con serenità e pacatezza.

Dunque Confconsumatori non accetta provocazioni, intimidazioni né lezioni di morale e continuerà - in tutta buona fede- le battaglie che riterrà giuste per l'affermazione dei diritti degli utenti sfruttando tutte le opportunità previste dalla legge. Anche aiutando i cittadini che si riterranno ingiustamente multati a far valere i loro diritti nelle opportune sedi.

Confconsumatori spera che questa polemica faccia vedere d'ora in poi sulle strade più agenti delle varie polizie locali anziché macchine anonime nascoste ai lati delle strade.

Grosseto, 1/3/2006, Il vice presidente Dr. Roberto Alessi





Grosseto: Raccolte 550 firme per Prefetto e Presidente della provincia al fine di rivedere i limiti di velocità sulla S.P. 158 e l'utilizzo di autovelox


Confconsumatori ha raccolto oltre 500 firme per una petizione spontanea dei cittadini Grosseto che chiedono la revisione del limite di velocità sulla S.P. 158 Le collacchie.

Il limite di 50 km/h presente su tutto il tratto della strada extraurbana, con aggiunta dell'utilizzo dell'autovelox, fa si che i cittadini vedano le multe per eccesso di velocità solo come un modo di fare cassa o un pedaggio improprio.
Secondo Confconsumatori Grosseto i limiti di velocità devono essere quelli previsti dal codice della strada e comunque reali e commisurati alla sempre maggiore sicurezza delle auto. L'utilizzo dell'autovelox senza l'immediata contestazione, quindi senza la presenza fisica degli agenti di polizia (presenza veramente preventiva di incidenti) deve essere comunque l'eccezione e non la regola.

Per questi motivi oltre ad una revisione dei limiti di velocità Confconsumatori, apprezzando l'apertura del Prefetto dei giorni scorsi, chiede che la Prefettura modifichi il decreto 453/2002 che consente l'utilizzo degli autovelox senza gli agenti in quasi tutte le strade della provincia anche appunto su quelle strade dove vige il limite di 50 e dove quindi è possibilissimo, in tutta sicurezza, fermare gli automobilisti indisciplinati.

Queste richieste potrebbero indubbiamente ripristinare il rapporto tra polizie locali e cittadini ormai incrinatosi per vie delle biglietti verdi notificati con troppa frequenza.
Altrimenti si corre veramente il rischio di ingolfare la Prefettura ed il Giudice di Pace di ricorsi, visto che lo sportello della Confconsumatori Grosseto è preso d'assalto da numerosi automobilisti che, anche al rischio del raddoppio, chiedono di contestare le multe.

Grosseto, 18/2/2006, Il presidente provinciale Marco Festelli





Autovelox: Confconsumatori confida nella mediazione del Prefetto


L'apertura del Prefetto per la revisione del decreto del 2002 è apprezzabile ed importante.

E' parimenti importante che l'istruttoria coinvolga non solo le forze di polizia ed i comuni ma anche i cittadini, attraverso le loro associazioni rappresentative di interessi diffusi e collettivi. Quello che appunto è mancato nel 2002 è stata la voce dei cittadini e, in particolare, degli automobilisti.

Consentire la rilevazione attraverso l'autovelox in tratti di strada con limiti di 50 o 70 Km/h travisa lo spirito della norma, mentre invece in tali carreggiate è possibile anzi auspicabile la presenza visibile delle forze dell'ordine; presenza che veramente ha funzione preventiva per gli incidenti stradali e costituisce un importante presidio di sicurezza generale.

Siccome il problema non è limitato alla Polizia Provinciale ma si estende generalmente a tutti quei comuni che utilizzano la facoltà concessa dal decreto prefettizio del 1992, le Polizia locali devono implementare le forze di polizia e di ordine pubblico, non limitandosi agli autovelox ma svolgendo continuativamente servizi di polizia stradale, diurni e notturni, in quei tratti di strada dove installano le loro macchinette.

Confconsumatori si attende pertanto l'imminente convocazione di un tavolo di concertazione dalla Prefettura per analizzare simili problematiche e risolverle nell'interesse esclusivo dei cittadini-utenti.

Grosseto, 3/2/2006, L'ufficio stampa





Autovelox: il Prefetto deve far cessare l'utilizzo indiscriminato


L'Utilizzo dell'autovelox piazzato solo per far multe da parte della Provincia e diversi comuni è ormai chiaro che è finalizzato esclusivamente a sanzionare gli automobilisti senza mirare alla prevenzione degli incidenti stradali.

E' bene sapere che ciò è possibile grazie ad un decreto prefettizio del 2002 che autorizza l'utilizzo di tali apparecchi senza l'immediata contestazione all'automobilista in quasi tutte le nostre strade provinciali di maggior scorrimento.
Dunque il Prefetto non può continuare a mantenere in vita questa facoltà o forse privilegio economico per alcuni enti e non può più consentire che l'applicazione della legge venga travisata nelle sue finalità che sono di prevenzione e non di cassa per gli enti locali.

Invitiamo pubblicamente il Prefetto della Provincia a voler aderire alla richiesta di revoca del provvedimento inoltrata dalla scrivente associazione diversi mesi fa ed a voler far cessare le gabelle a danno degli automobilisti.

Il Prefetto deve essere garante della legalità e della tutela degli interessi dei cittadini sicchè una volta revocato il proprio provvedimento potrà convocare un tavolo di confronto tra tutti gli interessati alla questione: enti, cittadini, automobilisti, assicuratori ed associazioni rappresentative dei consumatori ed utenti, al fine di sfornare questa volta un provvedimento meditato e diretto esclusivamente a perseguire le finalità della legge.

Confconsumatori attende una urgente presa di posizione del Prefetto.

Grosseto, 3/2/2006, L'ufficio stampa

 
 
 

 
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