Imu e sentenza Corte Costituzionale del 13/10/2022


La Confconsumatori di Massa -Carrara plaude alla recente sentenza della Corte Costituzionale del 13/10/2022 n. 209 con la quale la Corte si e’ finalmente pronunciata in materia di tassazione Imu riferita al ”nucleo familiare”.
Da anni la Confconsumatori di Massa-Carrara sta portando avanti la battaglia contro la posizione assunta dal Comune di Massa di tassare ai fini Imu ( da ultimo con l’invio degli avvisi di accertamento riferiti all’anno di imposta 2016) anche le abitazioni principali possedute da un componente del nucleo familiare nel nostro Comune quando un altro componente avesse residenza o dimora in altro Comune.
La questione e’ da tempo al vaglio degli organi di giustizia ma nel frattempo il Comune di Massa ha inviato avvisi di accertamento Imu tassando le abitazioni poste nel Comune di Massa a qualsiasi titolo da un componente il nucleo familiare – considerandole abitazioni principali - nel caso in cui un altro componente possedesse in un altro Comune la residenza anagrafica e Dimora in altra abitazione.
Tanti altri Comuni italiani, ritenendo correttamente l’intepretazione normativa ancora in itinere avevano evitato cio’ evitando di riscuotere somme con il rischio di doverle restituire ed evitare anche il contenzioso che si e’ invece originato nella nostra zona.
La parola fine e’ stata quindi messa dalla Corte Costituzionale che con la pronuncia n. 209 del 13/10/2022  si è espressa circa l’illegittimità del riferimento al “nucleo familiare” da parte della norma agevolativa per l’IMU della prima casa (l’allora art. 13, comma 2 del D.L. 201/2011, poi trasfuso nell’art. 1, comma 741, lettera b) della Legge 160/2019).
Con il risultato che, come anche specificato dalla Consulta, ai fini dell’esenzione andrà considerato l’immobile “nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”, motivo per cui i coniugi stabiliti in differenti ambiti territoriali potranno di fatto godere della doppia agevolazione IMU.
Per effetto della pronuncia, i coniugi effettivamente (e non fittiziamente) residenti in comuni diversi che si sono visti arrivare gli avvisi di accertamenti Imu da parte del Comune di Massa non avendo potuto fruire dell'esenzione da abitazione principale potranno presentare istanze di rimborso. “Gli sportelli della Confconsumatori presenti sul territorio – specifica l’avv. Francesca Galloni, legale di Confconsumatori e Vice Presidente regionale della Confconsumatori Toscana – sono pertanto a disposizione di tutti gli utenti che si trovano in questa situazione al fine di fornire consulenza e assistenza ai proprietari interessati, sia per inoltare le richieste di rimborso al Comune “.
Per info e contatti 0585488643 -- Email confconsumatori.massa@gmail.com -- WhatsApp 3476302683

 
 
 



Ottimo risultato del Convegno sulla difesa del cittadino debole nella compravendita immobiliare


Prato, 13/12/2010 - Si è svolto sabato 11 dicembre il convegno organizzato dalla Confconsumatori di Prato sulla difesa del cittadino debole nella compravendita immobiliare. Al convegno erano presenti diverse persone interessate a questo argomento molto importante per tutti i cittadini perche li impegna economicamente per quasi tutta la loro vita lavorativa cioè l'acquisto della casa.
Dopo l'introduzione del Presidente Provinciale di Prato della Confconsumatori Marco Migliorati, che riportava il messaggio dell'Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Prato e del Presidente Regionale della Confconsumatori Toscana Avv. Marco Festelli, che riportava i saluti dell'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana, hanno preso la parola i vari relatori tra Architetti Geometri, Avvocati i quali hanno spiegato quali sono per il cittadino le cautele da seguire per evitare degli imbrogli e delle fregature date da cattive agenzie immobiliari, da costruttori in malafede o da altri soggetti malintenzionati. Dal convegno è emerso come molti di queste persone che hanno acquistato senza prima farsi assistere dai professionisti si sono poi dovuti rivolgere ad avvocati per rimediare a quegli errori iniziali.
Spero che con questo convegno tanti cittadini interessati all'acquisto di un immobile abbiano capito che è molto più sicuro passare dalla nostra associazione , prima di rivolgersi ad una Agenzia Immobiliare o da un costruttore e farsi assistere dai nostri professionisti piuttosto che affidare dei soldi senza sapere come vengono dati o magari dati anche a nero. Il cittadino deve sempre diffidare e rifiutare l'affare quando gli viene chiesto un pagamento a nero sia per non incorrere in sanzioni sia perché rischia di perdere tutto il denaro dato. E' stata pubblicata una guida specifica molto semplice che sarà data gratuitamente a tutti i soci della Confconsumatori di Prato che sono interessati a comprare casa.
(nella foto  [.jpg] un momento del convegno)
L'invito mio personale è per tutti i cittadini che devono ancora comprare casa: venite a trovarci non ve ne pentirete.
Il Presidente della Confconsumatori di Prato, Marco Migliorati

 
 
 



Confconsumatori firma per la tutela degli acquirenti di immobili


Parma, 22 giugno 2010 - Confconsumatori è tra le 13 associazioni firmatarie della lettera aperta inviata ieri ai ministri dell'Economia, dello Sviluppo Economico, della Giustizia, alla Consap, all'Ania e all'Antitrust per richiamare la loro attenzione sullo stato di disapplicazione della normativa sulla tutela degli acquirenti di immobili da costruire (Legge 2 agosto 2004 n.210 e D.Lgs 20 giugno 2005 n.122).
Secondo Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assocond-Conafi, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori e Utc, le cause della disapplicazione sono diverse e vanno dalla mancata previsione normativa di un sistema sanzionatorio, all'assenza di una campagna informativa, al mancato recepimento della normativa di tutela da parte della stessa Pubblica Amministrazione. Le cifre sono allarmanti. Attraverso le rilevazioni del Consap (Concessionaria servizi pubblici assicurativi spa, l'ente che gestisce il Fondo di garanzia per le vittime), emerge l'effettiva disapplicazione delle leggi in vigore: "per quanto riguarda il rilascio delle garanzie fidejussorie, la normativa è rispettata soltanto nel 30% dei casi di nuove costruzioni", è il pesante verdetto, che significa che sette costruttori su dieci 'eludono' i propri doveri. In particolare, "la percentuale è del 45% al Nord, 15% al Centro, 5% al Sud", dove, a conti fatti, solo un imprenditore su 20 concede all'acquirente la fidejussione obbligatoria. La maggior parte dei cittadini che ha versato acconti e che si imbatteranno nelle numerose procedure fallimentari delle imprese sarà totalmente priva di tutela e perderà senza rimedio tutti i risparmi investiti: "ci avviamo ad assistere a un fenomeno che piomberà nell'indigenza migliaia di famiglie", avverte la missiva. Comprese le 12.701 famiglie che dall'emanazione della legge in poi hanno richiesto l'indennizzo al Fondo di garanzia: "sono stati chiesti in tutto 778.730.939 euro, ma il fondo (che dovrebbe essere alimentato da un contributo obbligatorio da parte di tutti i costruttori, ndr) alla data del 31 marzo 2010 ne dispone di 35.832.486". Tradotto, una media di 2.821 euro per famiglia. Dopo aver analizzato le aree più significative nelle quali si palesa la disapplicazione della Legge, le Associazioni arrivano a formulare delle proposte concrete, nel rispetto delle proprie competenze, agli Enti e alle Istituzioni destinatarie della lettera.
Al Parlamento viene richiesto di "realizzare le modifiche legislative necessarie, introducendo un adeguato sistema sanzionatorio". Al ministro ad interim dello Sviluppo economico, il premier Silvio Berlusconi, si chiede di "intervenire affinché la normativa trovi piena applicazione anche nelle cooperative edilizie". Consap, invece, viene esortata a "realizzare con la massima solerzia una diffusa campagna informativa" sull'istituzione del Fondo di solidarietà.

 
 
 

 
www.confconsumatoritoscana.it