Neve e caos treni: violato il Regolamento Comunitario. Davvero è colpa delle scaldiglie?

Parma, 28 febbraio 2018 - I passeggeri sono utenti e non "u-tonti" a cui far credere storielle. Dopo i gravi disservizi del trasporto ferroviario registrati in questi giorni di maltempo, Confconsumatori è scettica di fronte alle giustificazioni fornite da Rete Ferroviaria Italiana e non intende restare a guardare. Oltre all'invio di reclami, si rivolgerà all'Autorità di Regolazione dei Trasporti. Quanto accaduto, infatti, secondo l'associazione costituisce violazione del Regolamento Comunitario n. 1371/2007 che obbliga le Società alla massima informazione e assistenza, che nel caso in questione non sono state per nulla fornite o fornite solo in misura marginale. Cosa ancor più grave se si considera che il maltempo e le abbondanti nevicate erano state ampiamente previste e annunciate, dunque non si comprende perché non siano state adottate misure idonee a contenere i problemi.
Resta del tutto aperta, inoltre, la questione della rete ferroviaria: ovvero cosa non ha funzionato e se é stato fatto tutto quanto era necessario. I vertici di RFI e di FS si sono tempestivamente preoccupati di rappresentare al Ministro Delrio l'esigenza di ulteriori potenziamenti tecnologici, ma, le spiegazioni fornite ai passeggeri lasciano perplessi. Infatti ieri sera RFI ha dichiarato che le cause di quanto accaduto sono da individuare nelle previsioni meteo rivelatesi errate e in un numero ridotto di "scaldiglie" sulla rete.
"I treni sono arrivati in ritardo, ma, in compenso, lo scarico di responsabilità è stato puntualissimo - commenta l'avvocato Carmelo Calì, responsabile Trasporti per Confconsumatori - Vorrebbero forse dirci che la programmazione per tempo di un numero di scaldiglie congruo su tutto il territorio, quantomeno del Lazio, era un compito dei meteorologi? Tra l'altro era troppo evidente e preventivabile che l'istallazione parziale di scaldiglie solo per la stazione Termini di Roma avrebbe determinato alla prima occasione i problemi sorti in questi giorni. E visto che nel contratto di programma erano e sono presenti le risorse per intervenire, perché non lo si è fatto prima? Ora ci chiediamo, soprattutto, se quello del numero insufficiente di scaldiglie sia l'unica causa di quanto accaduto, o piuttosto una che ha concorso insieme ad altre. Ci auguriamo che gli accertamenti sui fatti annunciati dal Ministero dei Trasporti facciano piena luce".
Nel frattempo Confconsumatori invita i passeggeri ad inoltrare a Trenitalia formale reclamo per i disservizi subiti o direttamente accedendo al sito tramite il seguente link, o tramite gli sportelli dell'associazione, chiedendo il risarcimento di tutti i danni subiti, che non sono costituiti soltanto dal rimborso, totale o parziale, del prezzo del biglietto.
Inoltre Confconsumatori chiederà all'Autorità di Regolazione dei Trasporti di aprire un procedimento amministrativo finalizzato all'accertamento delle sopra descritte violazioni del Regolamento Comunitario n. 1371/2007 e all'irrogazione delle previste sanzioni.





Privatizzazione FS: Confconsumatori scrive a Renzi

Parma, 5 febbraio 2015 - Mentre questa mattina al Ministero dell'Economia i tecnici del Mef incontravano gli advisor individuati per la privatizzazione delle Ferrovie dello Stato, Confconsumatori ha scritto una lettera a tutte le Istituzioni coinvolte nell'operazione della cessione della rete elettrica delle FSI, esprimendo preoccupazione circa la ricaduta che tali decisioni potrebbero avere sui consumatori.
Nella lettera, firmata dalla presidente di Confconsumatori Mara Colla, l'associazione esprime "Viva preoccupazione che la dismissione della proprietà della rete elettrica servente i trasporti ferroviari possa incidere negativamente sull'utenza, in particolare in relazione ai livelli tariffari, sia dei servizi di trasporto sia del costo dell'energia". Tra i destinatari della lettera ci sono il Presidente Matteo Renzi, i Ministri Pier Carlo Padoan e Maurizio Lupi, il Presidente di Agcm Giovanni Pitruzzella, il Presidente dell'Aeegsi Guido Bortoni e il Presidente dell'Art Andrea Camanzi.
"Poiché si tratta di beni già facenti parte del demanio ferroviario, - continua la missiva - a suo tempo trasferito alle FS con un chiaro vincolo di destinazione, riferito anche agli utili netti della gestione (art. 15 Legge 17 maggio 1985 n. 210), vincolo sempre ribadito anche dalla successiva giurisprudenza civile ed amministrativa, riteniamo necessario che oltre al procedimento avviato dall'Aeegsi (di cui alla Del. 22 gennaio 2015) sia anche intrapreso un percorso di approfondimento dei vincoli giuridici ed economici che connotano tutta la rete ed i servizi ferroviari in termini di interesse pubblico.
Indispensabile appare di conseguenza il confronto, fin da subito e non a cose fatte, con le associazioni dei consumatori e con tutte le Autorità a vario titolo necessariamente interessate a questa complessa e significativa questione".
In base alla nuova legge di Stabilità, infatti, Terna, gestore della rete di trasmissione nazionale, potrà acquistare le linee elettriche delle Ferrovie dello Stato, un network elettrico a media e alta tensione che corre lungo i binari per circa 9 mila km e valutata 1 miliardo dall'AD di FS Michele Elia. Il rischio, però, è che Terna trasferisca parte del costo ai consumatori nella bolletta della luce, quando, invece, gli italiani hanno già pagato la rete attraverso le tasse.
LA PARTITA DELLE PRIVATIZZAZIONI - La cessione delle linee elettriche è solo il primo step di un complesso percorso mirato a fare entrare i privati nel gruppo FS. Nei giorni scorsi la task force alla guida dell'operazione ha annunciato gli advisor scelti dal Tesoro per affiancarsi nel processo di privatizzazione.
Se per il Governo la partita delle privatizzazioni di Enel, Poste e Ferrovie sarà "Vantaggiosa per le Aziende e per abbattere il debito pubblico", per Confconsumatori l'attenzione dovrà restare puntata sul servizio garantito al consumatore: l'efficienza del servizio, il mantenimento dei collegamenti locali a bassa velocità e, soprattutto, nessun costo aggiuntivo.





Il treno ritarda e la vacanza sfuma: Trenitalia deve risarcire


Sulmona, 21 marzo 2012 - Il treno accumula un ritardo di un'ora e mezza e la vacanza in Grecia, pagata in anticipo e atteso da un anno, va in fumo. Una brutta avventura, quella di due associati di Sulmona, che ha avuto, però, il suo lieto fine: tramite Confconsumatori i due hanno fatto causa a Trenitalia, che dovrà ora risarcirli del danno da vacanza rovinata per un totale di 1.435 euro.
Il giudice di pace di Pescara, Emilia Maria Della Fazia , a cui si è rivolta l'avvocato di Confconsumatori Laila Coccovilli, ha dato ragione ai due turisti che si erano visti costretti a rinunciare alle ferie. La coppia aveva prenotato una vacanza in Grecia, tramite un' agenzia viaggi, ma alla partenza il treno che da Sulmona avrebbe dovuto portarli a Bari per permettere loro di imbarcarsi verso la Grecia, accumula un ritardo di ben 87 minuti e causa la perdita della coincidenza con il traghetto. I due non demordono e cercano alternative per imbarcarsi il giorno successivo ma, dopo aver trascorso la notte a Bari, non intravedendo possibilità di partire, decidono di tornare a Sulmona e di appoggiarsi alla Confconsumatori per ottenere un risarcimento.
Domenico Taglieri , Presidente di Confconsumatori Abruzzo, commenta: "è una vittoria importante: l'acquisto del biglietto equivale alla sottoscrizione di un contratto con cui Trenitalia, dietro pagamento di un corrispettivo, si impegna a trasportare le persone in un dato luogo e in un dato tempo e diventa pertanto responsabile per i danni causati dalla non corretta esecuzione". "Inoltre - continua Taglieri - il giudice ha ritenuto di condannare l' azienda anche per i danni non patrimoniali per il mancato godimento della villeggiatura: danno da vacanza rovinata".
Complessivamente il Giudice ha riconosciuto un danno di 1.435 euro: 935 euro per la vacanza persa e pagata in anticipo, più 500 euro per il danno morale "conseguente alla sofferenza e allo stress per lo stravolgimento delle aspettative" è quanto scritto nella sentenza. "Visto l' approssimarsi della stagione estiva" conclude Taglieri "invitiamo tutti coloro che dovessero subire disservizi nei trasporti pubblici e non a rivolgersi alle sedi di Confconsumatori per ricevere un'adeguata assistenza".





Soppressione Eurostar City, confconsumatori solidale con istituzioni locali e pendolari


Grosseto, 31.10.11 - Magari fossimo cittadini di serie "B" come dice il Presidente della Camera di Commercio, al contrario i grossetani sono cittadini da lega dilettanti per utilizzare il gergo calcistico. Confconsumatori è pronta a collaborare con le istituzioni locali per impedire la cancellazione delle fermate Eurostar City dalla stazione di Grosseto.
Questo sarebbe un danno di immagine per il territorio, un danno economico per le imprese ed il turismo e soprattutto un'ingiusta diminuzione di servizi in favore degli utenti delle ferrovie.
Per tali motivi Confconsumatori è disponibile, se Comune, Provincia e Camera di Commercio lo riterranno utile a sostenere ogni forma di protesta ed anche, come estrema ratio, a valutare la possibilità di proporre un'azione inibitoria ex articolo 140 codice del consumo nei confronti di Trenitalia in quanto anche i consumatori/utenti grossetani hanno diritto a servizi pubblici erogati secondo standard di qualità e di efficienza (articolo 2 codice del consumo). Sotto il profilo generale è bene ricordare che i servizi ferroviari grossetani già sono scadenti e che la battaglia intrapresa non è migliorativa ma solo destinata ad evitare il peggio. In assenza di un vero aeroporto e con la rete ferroviaria degli anni '20 ad avviso della Confconsumatori si impone la necessità, nell'interesse di un'intera collettività, quello di esprimere un "si" convinto senza condizioni al miglioramento della rete stradale con la costruzione dell'autostrada. Esprimere dubbi sul tracciato o sulla tipologia fa soltanto il gioco di coloro i quali dichiarano di voler fare ma che in realtà non hanno alcuna intenzione di costruire qualcosa per la Maremma.
Il presidente, Marco Festelli