Pay-tv e calcio: Confconsumatori prepara un esposto


Parma, 5 settembre 2018 – Disservizi, disagi e nuovi costi si abbattono sugli utenti appassionati di calcio che usufruiscono dei servizi di trasmissione in abbonamento delle partite per il nuovo campionato. Come è noto, per la stagione calcistica 2018/2019 i diritti di trasmissione degli incontri di Serie A sono stati ripartiti tra le due emittenti televisive Sky e la piattaforma digitale Dazn.
Tale nuovo ed improvviso riassetto dei diritti sta comportando disagi e costi aggiuntivi per gli utenti ed è stato già oggetto di una specifica attività istruttoria da parte dell’Antitrust per "Presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori - con riferimento - alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione 2018/2019".
Tutto ciò perché il consumatore è costretto alla sottoscrizione di un doppio abbonamento, qualora voglia essere certo di poter seguire tutte le partite della squadra di calcio per cui tifa, con un sensibile incremento del costo dell'abbonamento annuale, rispetto al prezzo delle scorse stagioni andando anche ad incidere su abbonamenti già in essere con altre reti televisive.
Per esempio, un abbonato Mediaset poteva vedere nella scorsa stagione tutta la serie A e le partite di Champions, quest’anno per avere lo stesso servizio è stato costretto, senza vedersi ridotto il costo del proprio abbonamento, ad abbonarsi anche a Sky e Dazn. Stessa problematica per i clienti Sky che non possono, rispetto alla scorsa stagione, accedere alle partite del sabato e della domenica sera in esclusive su Dazn, ma comunque costretto a pagare la stessa cifra. In aggiunta si sono riscontrati notevoli problemi di connessione ad internet, sulla piattaforma Dazn, nel corso delle partite Napoli-Milan e Parma-Juventus con la conseguenza che molti non hanno potuto vedere le partite delle loro squadre del cuore oppure le hanno viste “a singhiozzi”.

Per rafforzare l’istruttoria dell’Autorità garante per la concorrenza e per sollecitare un intervento dell’AGCOM la Confconsumatori sta raccogliendo reclami e segnalazioni da parte degli utenti. Chi intendesse aderire all’azione di sollecito oppure rendere noti altri disservizi può contattare gli sportelli di Confconsumatori. L’elenco con i recapiti è disponibile a questo link: http://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.

Per rafforzare l’istruttoria dell’autorità garante per la concorrenza e per sollecitare un intervento dell’AGCOM la Confconsumatori di Grosseto sta raccogliendo reclami e segnalazioni da parte degli utenti grossetani. Chi intendesse aderire all’azione di sollecito oppure proporre altri disservizi può recarsi liberamente durante gli orari di apertura presso lo sportello di Via della Prefettura 3 a Grosseto (lunedì ore 16-18, martedì ore 9-12 e 16-18, mercoledì ore 15-18, giovedì ore 9-12 e 16-18, venerdì ore 16-18), oppure inviare una mail all’indirizzo grosseto@confconsumatori.it




Compravendita derby Bari - Lecce, Confconsumatori: "Leso l'interesse collettivo"


Bari, 12 giugno 2013 - Questa mattina Confconsumatori ha depositato atto di costituzione di parte civile nel processo sulla compravendita del derby Bari - Lecce. Gli avvocati Dario Barnaba e Roberto Loizzo, oltre a sostenere l'impianto accusatorio della Procura, hanno chiesto di condannare gli imputati al risarcimento del danno morale per la lesione dell'interesse collettivo alla correttezza nello svolgimento delle manifestazioni sportive. Nell'atto si è formalmente stabilito che tutte le somme richieste (50.000 euro) ed eventualmente ottenute, siano interamente devolute in favore del Centro Salesiani Redentore di Bari per le spese degli impianti sportivi dell'oratorio. Secondo i legali di Confconsumatori Puglia, tutti gli abbonati alla stagione sportiva 2010/2011 hanno diritto al risarcimento dei danni patrimoniali e morali, poichè sono stati privati del diritto di assistere ad eventi sportivi regolari, diritto espressamente tutelato dall'art.1 della Legge n.401/1989. Per Antonio Pinto, presidente regionale dell'Associazione: "Una partita di calcio non è un film al cinema. Chi assiste ad un evento sportivo non paga per avere un copione già scritto, con attori che recitano battute decise da altri. Con i nostri atti intendiamo affermare in termini giuridici questo principio, insieme a quello che coloro che risulteranno aver tradito i diritti degli spettatori, meritano una punizione anche economica che sia di ammonimento e deterrente per i prossimi campionati".
Chiunque possa dimostrare di essere stato abbonato delle partite del Bari durante la stagione 2010/2011, allo stadio o ad una pay tv, e voglia costituirsi parte civile, potrà farlo semplicemente iscrivendosi all'Associazione e firmando l'atto dinanzi ad un avvocato, senza costi legali che saranno a carico della Confconsumatori in caso di esito negativo del giudizio, e degli indagati in caso di esito positivo. La costituzione sará possibile solo entro l'udienza del 19 giugno (giorno di svolgimento dell'udienza preliminare) termine dopo il quale sarà precluso agire in sede penale.




Calcioscommesse, la Confconsumatori ha gia' chiesto da questa estate di essere considerata parte offesa


Grosseto, 31.12.2011 - La Confconsumatori nazionale ha già chiesto sin dalla scorsa estate, alla Procura di Cremona, di essere individuata tra le parti offese del processo contro le scommesse calcistiche quale portatrice degli interessi collettivi e diffusi dei milioni di tifosi (consumatori) delle squadre di calcio, che acquistano i biglietti per partecipare a quello che credono uno spettacolo sano ovvero acquisto le partite sul piccolo schermo, oltre ovviamente agli scommettitori che attraverso i canali legali scommettono sugli eventi sportivi.
A tal fine la Confconsumatori, nella persona del presidente nazionale Mara Colla, ha già nominato il proprio legale nella persona dell'Avv. Luca Baj del foro di Milano.
Questa platea infinta di italiani, se le accuse verranno confermate in sede di indagine e di processo, avranno diritto a far sentire la loro voce anche in sede processuale. Tra questi ovviamente ci sono anche i tifosi grossetani qualora le accuse di combine risultassero fondate, sarebbero così tra le parti lese- insieme alle società- della condotta scorretta dei calciatori. Per quanto riguarda la situazione dell'unione sportiva Grosseto la federazione di Grosseto della Confconsumatori opererà in qualsiasi sede affinchè il blasone e la classifica della squadra non vengano lese da normative calcistiche medievali che prevedono una responsabilità oggettiva (senza colpa) anche nei confronti di coloro che sono vittime dall'altrui illecito. La società può quindi confidare nell'appoggio dei consumatori.
Il presidente, Marco Festelli