Clinica Santa Rita: anche la Cassazione legittima Confconsumatori nel processo


Milano, 1 luglio 2013 - Gli orrori della Clinica Santa Rita rappresentano un danno non solo ai pazienti coinvolti ma alla comunità civile, rappresentata dalle associazioni dei consumatori e, nel caso specifico, da Confconsumatori, oggi legittimata anche dalla Corte di Cassazione a costituirsi parte civile nel processo. Con la sentenza emessa il 22 giugno scorso, la Corte Suprema di Cassazione ha infatti confermato la pronuncia della Corte d'Appello di Milano con la quale sono stati condannati alcuni medici della Casa di Cura Santa Rita di Milano per reati di truffa e lesioni.
Particolarmente importante la conferma da parte della Cassazione della legittimazione di Confconsumatori a rappresentare interessi diffusi in un processo penale. "É il primo riconoscimento che Confconsumatori ha conseguito dai giudici della Cassazione, - commenta l'avvocato Luca Baj, che ha rappresentato l'associazione in giudizio - in cui il proprio ruolo di ente esponenziale è stato riconosciuto in modo pieno e definitivo".
L'associazione si era costituita parte civile dimostrando di aver assistito alcune persone offese dai reati di lesione, e rappresentando le molteplici attività cui si dedica per la tutela della salute pubblica. Il Tribunale di Milano aveva ammesso la costruzione di parte civile riconoscendo la rappresentatività dell'Associazione e l'attività che aveva svolto.
"A fronte degli appelli e ricorsi per Cassazione degli imputati, - commenta la presidente nazionale Mara Colla - sia i giudici di merito che di legittimità hanno confermato il ruolo sociale dell'Associazione, riconoscendole un risarcimento dei danni dai fatti contestati agli imputati. L'Associazione aveva già preannunciato che destinerà i fondi ad iniziative volte alla tutela del benessere e della salute".





Assenteismo all'Asl: Confconsumatori prenderà parte al processo penale


Brindisi, 18 novembre 2010 - Alla luce delle recenti vicende che hanno coinvolto il sistema della sanità brindisina, il coordinamento Confconsumatori - Dalla Parte del Consumatore esprime il proprio rammarico per episodi dai quali emerge come spesso la salute dei cittadini sia trattata con cinismo ed indifferenza proprio da coloro che hanno il dovere morale e professionale di preservarla. "Seppure con le dovute cautele per una inchiesta ancora in corso - afferma l'avv. Emilio Graziuso responsabile del coordinamento - la vicenda, nella quale, a quanto consta, sono coinvolti medici, infermieri, tecnici, impiegati e addetti alle pulizie, rappresenta, indubbiamente, una realtà estrema ma, nello stesso tempo, drammatica ed indicativa di un certo degrado che si annida in un sistema che più degli altri, ne dovrebbe essere immune, quale quello sanitario, preposto alla tutela della salute, diritto costituzionalmente garantito". Secondo il coordinamento Confconsumatori - Dalla Parte del Consumatore le vicende sottese all'inchiesta presentano ricadute sotto molteplici aspetti. Da un lato, vi è, infatti, la lesione dei diritti dei singoli pazienti i quali, a causa, delle disfunzioni causate dal malcostume sul quale sta cercando di far luce la magistratura, hanno subito la lesione di un proprio diritto. Dall'altro, c'è la violazione di un diritto diffuso quale quello di tutti i cittadini di poter beneficiare di un sistema sanitario efficiente e senza disfunzioni quali quelle oggetto di indagine. Infine, ed assolutamente non secondario, vi è la lesione dell'immagine di quelle centinaia di operatori del settore che operano con la massima dedizione al servizio della salute dei cittadini.
"Quando parliamo di lesione al diritto alla salute - afferma l'avv. Graziuso - non intendiamo soltanto casi di danni diretti, quale, ad esempio, un intervento non riuscito o una patologia non diagnosticata. Per lesione di diritto alla salute si intendono anche fenomeni, spesso denunziati alla nostra associazione, quali, ad esempio, i tempi lunghi per le liste di attesa. Speriamo, comunque, che questa triste vicenda serva a far potenziare i controlli da parte della ASL al fine di evitare che fenomeni di malcostume di tal genere non si verifichino più in futuro" continua l'avv. Graziuso.
Intanto sul versante giudiziario, il coordinamento Confconsumatori - Dalla Parte del Consumatore, il quale, di recente, ha istituito l'"Osservatorio sulla sanità", annunzia che prenderà parte al processo penale che si aprirà a seguito dell'inchiesta. "Saremo in prima linea non solo per la tutela dei diritti dei singoli utenti del servizio sanitario, ma anche con un' autonoma costituzione di parte civile per la lesione di un diritto diffuso quale quello alla salute e ad un sistema sanitario efficiente e trasparente. In tal senso Confconsumatori è reduce da un importante successo, ottenuto, dinnanzi al Tribunale di Milano, nella vicenda che ha coinvolto la Clinica S. Rita, nella quale è stato riconosciuto alla sede nazionale della associazione il diritto al risarcimento da parte di coloro che avevano perpetrato una truffa ai danni dei propri pazienti. Risarcimento che, naturalmente, sarà devoluto in un progetto che la Confconsumatori, a livello nazionale, avvierà per informare i cittadini, soprattutto i più deboli, circa i loro diritti in materia socio - sanitaria. Con i dovuti distinguo la vicenda coinvolge lo stesso diritto che dall'indagine sembra essere stato leso anche a Brindisi: il diritto alla salute dei cittadini" conclude l'avv. Emilio Graziuso.





Santa Rita: risarcito il danno alla collettività


2 novembre 2010 - Il Tribunale di Milano, nell'ambito del processo inerente i fatti accaduti presso la clinica milanese Santa Rita, ha emesso la sentenza di primo grado. I Giudici, dopo una complessa istruttoria, hanno riconosciuto la penale responsabilità degli imputati. Oltre a stabilire dei risarcimenti a favore delle vittime, a carico dei colpevoli, il Tribunale, che già nel febbraio 2009 aveva riconosciuto a Confconsumatori il diritto di costituirsi parte civile nel processo, ha definito i risarcimenti anche per l'Associazione. Confconsumatori aveva sostenuto che coloro che avevano recato danni così gravi ai cittadini avrebbero dovuto essere condannati a risarcire i danni, anche indiretti, causati alla collettività. Il Tribunale è stato inoltre informato del fatto che i risarcimenti sarebbero serviti a finanziare un progetto di Confconsumatori, volto ad informare i cittadini (soprattutto i più deboli) per renderli maggiormente consapevoli dei propri diritti in materia socio-sanitaria. Il tribunale ha deciso che ogni imputato debba risarcire importi liquidati proporzionalmente alle proprie responsabilità, e complessivamente l'Associazione si vedrà riconosciuta la somma di Euro 68.000, oltre alle spese processuali.
Francesca Arnaboldi, Presidente Regionale di Confconsumatori Lombardia, si dichiara molto soddisfatta di questa pronuncia che consentirà all'Associazione di intensificare l'attività a favore dei cittadini utenti dei servizi socio-sanitari su tutto il territorio nazionale. I legali, avvocati Luca Baj e Luca Panzeri, che hanno assistito l'associazione nel processo, evidenziano l'indubbia importanza della sentenza "in quanto si tratta di uno dei primi casi in cui un Tribunale non solo ha riconosciuto l'interesse di un'associazione consumeristica alla partecipazione attiva in un processo penale per la tutela del diritto alla salute, ma le ha anche riconosciuto di aver subito un danno, in ragione della dimostrazione della fattiva attività svolta in questo settore".





Confconsumatori si costituisce parte civile nel processo penale Clinica Santa Rita


Milano, 2 dicembre 2008 - Si è tenuta oggi, 2 dicembre 2008, presso il Tribunale di Milano (IV Sezione Penale), la prima udienza dibattimentale del processo relativo ai gravi fatti accaduti alla Clinica Santa Rita. Confconsumatori, a cui diverse persone danneggiate dalle azioni messe in atto dagli imputati si erano rivolte, ha presentato costituzione di parte civile. Gli avvocati Luca Baj e Luca Panzeri hanno costituito l'Associazione contro gli 11 imputati del procedimento, chiedendo il risarcimento dei danni patiti per l'attività prestata a favore dei cittadini assistiti. La prossima udienza è fissata per il 13 gennaio 2009.
Per informazioni: Confconsumatori Lombardia - tel. 02.83241893 - e-mail lombardia@confconsumatori.it





Caso Santa Rita: Confconsumatori pronta a costituirsi parte civile


Parma, 11 giugno 2008 - Alla luce dei recenti eventi che hanno riguardato la clinica Santa Rita di Milano, Confconsumatori manifesta il proprio sdegno per una vicenda in cui la malattia è usata come strumento di guadagno ed è trattata con cinismo e indifferenza, con conseguenti inutili, ulteriori, sofferenze per i pazienti, soprattutto anziani. Di fronte a questi gravi fatti, in cui il denaro risulta essere più importante della salute delle persone, Confconsumatori ribadisce il proprio impegno per la tutela dei cittadini e ricorda, a tutti coloro che siano stati vittime di questo caso di malasanità, la possibilità di segnalarlo presso le sedi dell'associazione. Francesca Arnaboldi, Presidente Regionale di Confconsumatori Lombardia, dichiara che l'associazione sarà a disposizione di coloro che volessero costituirsi parte civile nel procedimento penale contro i responsabili di tali reati.
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