Disservizi Dazn: via alle lettere per i rimborsi


Parma, 10 settembre 2021 – Sono partite in Toscana le prime lettere a Dazn per richiedere i rimborsi da parte di quegli abbonati che hanno vissuto una prima di campionato “alla moviola”, con interruzioni e ritardi. Confconsumatori aveva già segnalato in aprile il rischio di disservizi sulla piattaforma e recentemente, dopo l’esordio con la prima di campionato “alla moviola”, era intervenuta per richiedere un deciso intervento risolutivo, anche da parte delle Autorità. Chi ha subito disservizi può rivolgersi a Confconsumatori per avere assistenza.
IL PRECEDENTE DI APRILE– Il 13 aprile 2021, Confconsumatori aveva già richiesto a Dazn opportuni e tempestivi indennizzi per il blackout della giornata dell’11 aprile, ma anche misure future adeguate per evitare il ripetersi di analoghi disservizi. La preoccupazione dell’associazione era già rivolta alla stagione 2021/22, vista l’aggiudicazione dei diritti televisivi totali da parte del colosso internazionale. La richiesta era stata formulata anche ad Antitrust e Agcom.
I DISSERVIZI ALLE PRIME DI CAMPIONATO – Alla prima di campionato gli utenti, pagando a caro prezzo l’abbonamento, hanno visto in diretta partite alla “moviola” con continue interruzioni in tutte le partite tramesse da Dazn, seguendo così le stesse non più in diretta ma in differita anche con diversi minuti di ritardo. Talvolta non hanno proprio visto la partita. Confconsumatori ha già richiesto pubblicamente ad Agcom e Agcm di adoperarsi affinché la società trasmetta perfettamente gli eventi promessi in diretta ai tifosi. Qualora questo non divenga realtà stabile e duratura per tutte le partite di calcio le Autorità in oggetto dovrebbero necessariamente ordinare a Lega Calcio e Dazn di trasmettere gli eventi su altra piattaforma televisiva alternativa ad internet. Anche alla seconda di campionato non sono mancati utenti costretti a stare davanti a schermi vuoti e partite a rallentatore.
I RECLAMI E LA RICHIESTA DI CONCILIAZIONE – In attesa degli interventi delle Autorità di controllo, Confconsumatori si è messa a disposizione degli utenti, titolari di abbonamento Dazn, che non hanno potuto seguire le partite della squadra del cuore o hanno subito disservizi nei primi due turni di campionato, inviando i primi reclami con richieste di rimborso al colosso televisivo.
Inoltre Confconsumatori ritiene intollerabile che una grande Azienda delle TLC come DAZN non abbia ancora concordato con le associazioni di consumatori degli strumenti conciliativi idonei per evitare il contenzioso con i singoli clienti (ormai milioni in Italia), col rischio che la piattaforma Conciliaweb di Agcom venga presto subissata da centinaia di migliaia di richieste da consumatori che intendono ottenere il giusto indennizzo per il brutto spettacolo della prima di campionato.
Gli interessati potranno quindi rivolgersi alle sedi Confconsumatori i cui recapiti sono disponibili qui.




Dazn blackout: rimborsi e garanzie per i tifosi


Parma, 13 aprile 2021 – Non solo opportuni e tempestivi indennizzi, ma anche misure adeguate per evitare il ripetersi di analoghi disservizi. Questa la richiesta inviata questa mattina da Confconsumatori a Dazn in merito al problema tecnico che domenica 11 aprile ha impedito a moltissimi tifosi abbonati di guardare in streaming le partite programmate sulla piattaforma per la 30esima giornata di Serie A. Confconsumatori ha interessato anche Antitrust e Agcom.
LA LETTERA DI CONFCONSUMATORI – L’associazione si è fatta portavoce di tanti abbonati, da varie parti d’Italia, che lamentano giustamente la mancata visione delle partite di serie A Inter- Cagliari e Verona-Lazio nella giornata di domenica 11 aprile, a causa di un disservizio tecnico. “Nonostante la presa di posizione di Dazn sui mass media, - scrive Confconsumatori - non è chiara la ragione del disservizio e non è chiaro altresì come intendiate rimborsare le decine di migliaia di Vostri abbonati che non hanno usufruito del servizio. Nell’attesa di una comunicazione ufficiale in merito ai doverosi rimborsi automatici, senza costringere migliaia di cittadini a ricorrere alla piattaforma Conciliaweb, invitiamo Dazn a volerci comunicare quali iniziative ha intrapreso per evitare il ripetersi dello sciagurato disservizio. La platea di abbonati è ovviamente preoccupata in vista della prossima stagione calcistica, in considerazione dell’esclusiva televisiva degli eventi di serie A aggiudicata alla piattaforma”.
IL COINVOLGIMENTO DELLE AUTORITA’ – Ad oggi, non sono stipulati con Dazn procedimenti conciliativi paritetici, capaci di fornire agli utenti una tutela immediata. Anche per questa ragione la lettera è stata inoltrata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) al fine di valutare sia la tempestività dei rimborsi dovuti, sia le attività poste in essere da Dazn per garantire la fruibilità degli eventi sportivi di cui la società ha l’esclusiva televisiva.




DIGITALE TERRESTRE, tutti i mercoledì lo sportello della Confconsumatori è a disposizione dei cittadini


Grosseto, 15.11.11 - L'impegno di Confconsumatori Grosseto, per l'assistenza ai cittadini alle prese con lo swicth off, con l'acquisto del decoder o televisore, adeguamento eventuale dell'impianto, sintonizzazione canali è in cima all'agenda di Confconsumatori, pertanto si ricorda che tutti i mercoledì, sino alla fine di gennaio, lo sportello di Grosseto tratterà personalmente sia via telefono questa casistica dalle ore 16,30 alle ore 18,00.
Chiunque vorrà avere chiarimenti sull'impianto, sul costo degli interventi (come previsto dal protocollo siglato con la Regione Toscana) e altro, potrà rivolgersi gratuitamente allo sportello di Via Ronchi 24 oppure telefonare, negli stessi orari, al numero 0564,418276. Si ricorda, per coloro che possono agevolmente accedere ad internet, che sul sito istituzionale www.decoder.comunicazioni.it è possibile rinvenire molte informazioni, tra le quali anche la procedure di sintonizzazione di decoder e televisioni. Sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it sono inoltre inserite le guide elaborate dalla Regione Toscana.
Il Presidente, Marco Festelli




Digitale terrestre, presidio della Confconsumatori a Grosseto


Grosseto, 3.11.11 - Alla luce dell'accordo siglato con Regione Toscana, associazioni artigiane e di installatori, la Confconsumatori in vista dell'imminente swicth off al segnale digitale terrestre istituisce uno speciale servizio per gli utenti in difficoltà con il passaggio al digitale ed alle prese con installatori di impianti, acquisto di decoder e televisioni di nuova generazione.
Chiunque, a partire dal prossimo mercoledì 9 c.m. sino alla fine di gennaio, potrà rivolgersi dalle ore 16,30 alle ore 18,00 presso la sede provinciale di Via Ronchi 24 oppure telefonare al numero 0564,418276.
Potrà così ricevere tutte le informazioni sul passaggio al digitale e sull'accordo con Regione e artigiani che prevede tra l'altro un osservatorio prezzi ed il codice deontologico cui le ditte devono attenersi. Si ricorda che il Comune di Grosseto passerà al segnale digitale dal giorno 22.11.2011 ma che il trapasso negli altri Comuni della provincia avverrà in date differenti ed anche in più giorni. Si diffidano gli utenti da prendere decisioni affrettate prima del giorno X, così evitando di abboccare ad informazioni errate da parte di venditori o imprese evidentemente interessate, perché soltanto quando il segnale sarà digitalizzato si potrà verificare la funzionalità dell'impianto di antenna. E' possibile anche chiedere informazioni via e mail all'indirizzo toscana@confconsumatori.it
Il Presidente, Marco Festelli




Usa la tessera Sky fuori casa: annullata penale


Sulmona, 23 marzo 2011 - La clausola che vietava di utilizzare la smart card residenziale in un locale è stata giudicata dal tribunale di Sulmona vessatoria. Così un associato di Sulmona che aveva portato la tessera Sky dalla propria abitazione nel locale della madre per guardare la partita con gli amici, non ha dovuto pagare la penale di quasi 7 mila euro, giudicata esagerata, e si è visto rimborsare anche tutte le spese legali di oltre 5 mila euro. Il tribunale di Sulmona, infatti, ha messo in evidenza, nella sentenza 110/2011 che la clausola in oggetto non è stata oggetto di trattativa con il consumatore, requisito richiesto a pena di nullità dal codice del consumo, visto l' eccessivo ammontare della somma richiesta a titolo di penale. L'associato era stato citato in giudizio da Sky per aver violato l' art.5 del contratto stipulato con l' azienda per aver utilizzato abusivamente il proprio abbonamento residenziale. "La sentenza - puntualizza il legale di Confconsumatori Abruzzo, Laila Coccovilli - non si limita a dichiarare nulla la clausola oggetto della denuncia, bensì entra anche nel merito. In modo particolare si occupa del "modus operandi" degli ispettori Sky sollevando dubbi sulla veridicità dei fatti da essi affermati e la conseguente invalidità dei verbali redatti, ma non controfirmati dai presunti trasgressori. Si tratta di un importante risultato per i titolari di abbonamento Sky".




Massa: vinta causa contro SKY


La Confconsumatori di Massa-Carrara ha ottenuto una recente ed importante vittoria in una causa davanti al Giudice di Pace di Massa per un abbonato Sky. Questi i fatti.
L'associato stipulava un contratto con Sky nel 2006 per un determinato pacchetto concordando quale metodo di pagamento l'addebito diretto delle fatture mensili su carta di credito. Per tale scelta di modalità di pagamento il contratto sottoscritto prevedeva uno sconto di €. 2 su ogni fattura mensile a condizione che tale tipo di pagamento perdurasse per almeno un anno. Nel 2008 l'abbonato chiede di poter sostituire il pacchetto originale con altro più costoso (unica condizone per cui Sky consente il cambio di pacchetto) e in quell'occasione senza motivo e giustificazione alcuna Sky comincia a non concedere più lo sconto mensile di €. 2 sul prezzo , sconto che era collegato alla tipologia di pagamento tramite carta di credito che è sempre rimasta invariata. Tutti i tentativi per definire la vicenda rimangono vani e nel 2010 l'abbonato decide di fare causa a Sky al fine di vedersi restituita la somma che Sky gli ha indebitamente trattenuto.
Il Giudice di Pace di Massa ha riconosciuto la fondatezza della domanda dell'abbonato e rigettato la tesi difensiva di Sky secondo cui sarebbe un suo diritto potestativo togliere arbitrariamente lo sconto concesso, ha condannato Sky a restituire il mal tolto fino dall'inizio, le ha altresì ordinato di ripristinare lo sconto di €. 2 sulle fatture mensili e l'ha anche condannata al pagamento delle spese legali.
Questa vicenda deve servire da sprone a tutti gli utenti al fine di evitare il ripetersi di abusi e scorrettezze commerciali da parte delle grandi compagnie di telecomunicazioni sia, come nel caso di specie Sky, sia in altri innumerevoli casi le compagnie telefoniche, società che spesso approfittano del fatto che l'abuso ha ad oggetto piccole somme per le quali molti non se la sentono di rivolgersi all'Autorità giudiziaria.
Chiunque avesse una problematica simile può pertanto rivolgersi all'associazione della Confconsumatori presso lo sportello in Massa, via Fermi n. 19, il lunedì e giovedì mattina 9-12 (tel. 0585/488643 e-mail:confconsumatori.ms@libero.it.
La Confconsumatori di Massa-Carrara




Digitale terrestre: Confconsumatori contro Agcom


Bari, 23 febbraio 2011 - La Televisione digitale avanza ma rischia di travolgere le emittenti locali che, schiacciate dalla concorrenza delle grandi emittenti nazionali e relegate ai canali più alti nella numerazione rischiano di soccombere. È il caso della pugliese Telenorba, che quest'anno affronterà il passaggio al digitale e, considerato il trattamento di emittenti locali in altre regioni in cui si è già verificato lo switch off, tra riduzione di contributi, frequenze scadenti e perdita di mercato pubblicitario rischia di chiudere i battenti. Il pericolo per i consumatori è, dunque, quello di perdere la possibilità di essere informati sui fatti e le notizie sulla propria realtà locale: si tratta insomma di una violazione degli interessi collettivi dei consumatori disciplinati dal Codice del Consumo.
Per questo Confconsumatori ha presentato un intervento ad adiuvandum del ricorso promosso da Telenorba dinanzi al Tar contro Agcom e Television Broadcasting System s.p.a. chiedendo l'annullamento della delibera n. 366/10/CONS con la quale è stato approvato il piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre. "La delibera - spiega l'avvocato Antonio Pinto, legale rappresentante di Confconsumatori - assegna alle emittenti private locali i canali dal 10 al 19, anziché i numeri dal 7 al 9, storicamente utilizzati dalle emittenti locali, e ora assegnate alle emittenti nazionali generaliste".
La Delibera Agcom viola apertamente e in maniera del tutto arbitraria le disposizioni legislative in materia, come spiega Pinto:
"La disposizione normativa (D.lgs. 177/2005), ha sancito, fra gli altri, tre principi fondamentali in favore dei consumatori utenti:
1) il diritto al riordino dei canali;
2) la garanzia della semplicità d'uso del sistema di ordinamento automatico dei canali;
3) il rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti, con particolare riferimento ai canali generalisti nazionali ed alle emittenti locali.
4) il diritto al pluralismo dell'informazione, anche nella sua particolare declinazione del diritto ad essere informato sugli accadimenti della propria realtà locale".
Accanto al problema dell'assegnazione dei canali vi è quello del riordino manuale che potrebbe effettuare il singolo utente: "sono in possesso - afferma Pinto - di perizia tecnica giurata che dimostra come in Puglia i nuovi decoder LCN impediscono materialmente tale riordino perché, anche dopo la modifica, ogni giorno automaticamente si ripristina l'ordine iniziale di Agcom".
"Intendiamo - annuncia Pinto - avviare un processo per azione inibitoria per chiedere che vengano rispettate, come previsto dalla legge, "le abitudini e le preferenze degli utenti", nel rispetto del pluralismo dell'informazione televisiva".




Petizione online e lettera a governo e AGCom contro aumento canone Telecom


10.11.2008 - Aumento del canone Telecom, senza in cambio nessun impegno concreto a migliorare l'efficienza della rete. Taglio inferiore alle richieste del Commissario europeo per le Comunicazioni, Viviane Reding, sulle tariffe di terminazione nella telefonia mobile. Con qualche ricaduta sulle tasche dei consumatori: 300 milioni annui in più per Telecom Italia grazie al ritocco del canone; 3 miliardi di euro - che pagheranno gli utenti - la stima della differenza tra le tariffe proposte agli operatori dall'AGCom italiana e il taglio, più netto, in discussione a livello europeo (previsto un risparmio di 5 miliardi di euro). Decisioni che relegano l'Italia all'angolo del panorama delle telecomunicazioni, senza nessuna garanzia verso una riqualificazione tecnologica e una maggiore apertura alla concorrenza nel settore. Contro queste mosse dell'AGCom italiana le associazioni Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Movimento Consumatori promuovono una petizione online (www.altroconsumo.it) e hanno inviato una lettera formale all'AGCom e al Governo. Queste le richieste che saranno presentate direttamente all'ad di Telecom Italia Franco Bernabè, in un incontro questo pomeriggio:
-ritirare l'aumento del canone proposto da Telecom Italia (circa 2 euro in più a carico dell'utente);
-ridurre le tariffe di terminazione mobile (quella parte di costi che l'operatore di chi chiama paga all'operatore di chi riceve la telefonata e che poi ricadono sulle tariffe finali), con un taglio ben più netto di quello indicato dall'Autorità;
-impedire ogni decisione che possa in qualche modo pregiudicare le scelte da fare sulla proprietà della rete di nuova generazione.

Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Movimento Consumatori.

Ecco il testo della petizione  [.pdf]



 
 
 
 
www.confconsumatoritoscana.it